L’1,5° non è ancora perso

Il 2024 che si sta per concludere è un anno decisamente particolare. Sarà il primo in cui la temperatura media del globo è stata costantemente sopra il 1,5°C di riscaldamento rispetto alle medie preindustriali. Vale la pena ricordare che all’uscita dell’Emission gap report 2023 aveva già definito i primi mesi sopra questo valore, come “broken record of broken records”, che potremmo tradurre come “una serie continua di record infranti”.

Badate bene però. Questo non significa che l’obiettivo dell’Accordo di Parigi sia stato superato, perché quando parliamo di clima significa guardare a lungo termine. L’Accordo di Parigi sarà considerato “violato” quando la temperatura media globale rimarrà superiore a 1,5°C al di sopra della media preindustriale per un periodo di venti o trent’anni, 

Ciò che ci dice anche Copernicus è che, se il riscaldamento continua al ritmo attuale, si prevede di raggiungere la soglia di 1,5°C più o meno all’inizio degli anni ’30. Il punto è questo. Se i prossimi anni rimarranno sopra soglia, o peggio continueranno a crescere, potremo dire di vivere in nuovo pianeta, un territorio inesplorato che stiamo iniziando solo ora a scorgere. E basta guardarci attorno per coglierne gli effetti.

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